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Dalla Borsa al mattone (svizzero)

Ritirati i capitali dalla Borsa e cauto nell'acquistare lingotti per i valori raggiunti dall'oro, il rispamiatore italiano oggi guarda al mattone, ma oltreconfine. E complice questa coda d'estate, i nostri connazionali varcano il confine con la Svizzera in cerca dell'investimento ideale. Nel Paese elvetico sono stati 1.655 gli acquisti di immobili residenziali degli italiani nel 2010 (il 5% degli investimenti totali delle famiglie all'estero) e 2mila acquisti sono previsti per il 2011 (dati Scenari Immobiliari).

Perchè la Svizzera? Il mercato residenziale del Paese è forse l'unico in Europa a non essere stato destabilizzato dalla recessione globale. Un mercato sostenuto dall'immigrazione, che spinge la domanda di abitazioni, e dai bassi tassi di interesse che rendono conveniente l'acquisto rispetto all'affitto. I prezzi, già alti, dovrebbero salire ancora e vanno, sempre per Scenari Immobiliari, dai 4.600-8.200 euro al metro quadrato delle zone di pregio di Ginevra ai 9.000-14.000 euro al mq di Montreux. A Lugano si acquista a partire da 5mila euro, mentre il range di valori al mq in Engadina parte da 6mila euro fino ai quasi 40mila euro per esclusive proprietà di lusso a Sankt Moritz.
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Il Sole 24 Ore, 09 settembre 2011


Vacanze: il franco forte sta mettendo in crisi il turismo anche a Saint Moritz e nell'Engadina

Otto franchi per due caffè e ottanta per una cena ? La moneta forte sta creando grossi problemi alla stagione delle vacanze in Engadina: camere sfitte, alberghi pieni solo a metà, negozi semivuoti - Ma il prezzo della case non scende - Le iniziative dei consumatori e la prova del fuoco della stagione sciistica.
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FIRSTonline, 27/08/2011


Famiglia Berlusconi compra villa in Svizzera

Famiglia Berlusconi compra villa in SvizzeraNel pieno i lavori di ristrutturazione per diversi milioni di franchi svizzeri. La dimora in stile neorococò è stata acquistata, tramite la suocera per aggirare la 'Lex Koller' che impone limitazioni alla vendita di abitazioni agli stranieri.

La famiglia di Silvio Berlusconi sta effettuando un'ampia ristrutturazione di una splendida dimora in stile neorococò nel villaggio svizzero di S-Chanf, nel cantone dei Grigioni. Lo scrive il quotidiano elvetico Le Matin, spiegando che il presidente del Consiglio uscente non avrebbe potuto acquistare la magione, ma che le restrizioni alla vendita di case per le vacanze agli stranieri, imposte dalla Lex Koller, sono state aggirate grazie alla suocera. E' stata infatti la 76enne Flora Bartolini, madre della moglie di Berlusconi, Veronica Lario (nome d'arte di Miriam Raffaella Bartolini), a comprare la villa dopo aver ottenuto nel 2004 un permesso di soggiorno in questo borgo di 671 abitanti in Engadina. Allora non vi era stata nessuna protesta, ''ma oggi gli abitanti del villaggio sono divisi'', nota il quotidiano. Se una parte degli abitanti teme ''di vedere il villaggio occupato da milionari stranieri presenti solo qualche settimana l'anno'', c'è anche chi immagina Berlusconi ''come il futuro amministratore di questo villaggio di vecchie fattorie e case borghesi''. Il sindaco Duri Campell cerca di minimizzare commentando che se l'abitazione fosse stata venduta a quattro famiglie locali ''vedremmo l'ufficio di protezione del patrimonio opporsi alla divisione in quattro appartamenti''. Ad allertare la gente di S-Chanf sono stati gli operai ingaggiati per la ristrutturazione ''su mandato della moglie di Silvio Berlusconi''. I lavori, si legge, vengono valutati per diversi milioni di franchi svizzeri e sono iniziati con lo scavo di un garage sotterraneo a dieci posti munito di ascensore. Sono previsti anche otto bagni e tutta una serie di stanze da letto. La grande casa a tre piani di Via Maistra 33 è stata la sede della Banca Engiadinaisa nella prima metà del secolo scorso.
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Neue Zürcher Zeitung, 17 Aprile 2006


Studio immobiliare "Abitazioni secondarie e abitazioni di vacanza"

I cittadini tedeschi e italiani, scelgono i cantoni Grigioni e Ticino. All’inizio di giugno 2005 la popolazione dell’Alta Engadina, non a caso una delle principali e più amate mete turistiche in Svizzera, ha deciso di porre un freno ai recenti sviluppi sul mercato delle abitazioni di vacanza. A netta maggioranza è stata approvata infatti un’iniziativa secondo la quale in futuro, nell’Alta Engadina, la costruzione di abitazioni secondarie dovrà essere limitata a una superficie utile lorda di 12'000 metri quadrati all’anno, ovvero a circa 100 abitazioni. La nuova costruzione di abitazioni di vacanza intorno al comune di St. Moritz si ridurrà così a un quarto del livello attuale.

Il più marcato aumento dei prezzi è stato registrato nell’Alta Engadina. Tra il 1995 e il 2005 i prezzi degli appartamenti in condominio a St. Moritz, Celerina o Silvaplana hanno mostrato una crescita superiore di 42,5 punti percentuali alla media nazionale. A Pontresina l’aumento dei prezzi è stato ancora più marcato. A St. Moritz, oggi, per un appartamento in condominio del segmento superiore prezzi intorno ai 10'000 CHF al metro quadro sono considerati "normali" e raffrontabili con i prezzi registrati nelle città di Ginevra o di Zurigo. Nel segmento di lusso si arriva addirittura a 25'000 CHF al metro quadro. Anche in altri importanti comuni a vocazione turistica, quali ad esempio Gstaad, Davos, Ascona, Verbier o Zermatt, è stata osservata una crescita dei prezzi superiore alla media, ma non così eccessiva come nell’Alta Engadina.

Le limitazioni dell’offerta, come la regolamentazione prevista nell’Alta Engadina, dovrebbero portare nei prossimi anni in questa regione a un ulteriore rialzo dei prezzi. Nella maggior parte delle località svizzere sede di abitazioni secondarie, invece, i prezzi delle abitazioni di vacanza non faranno registrare grossi salti. Nella maggior parte delle regioni, infatti, i prezzi delle abitazioni di vacanza si muoveranno in linea con la media nazionale.

Credit Suisse, Novembre 2005


Engadina: Cascata di votazioni comunali

Nei Grigioni, negli undici comuni dell'Alta Engadina il numero di appartamenti di vacanza costruiti ogni anno sarà limitato: gli abitanti della regione hanno infatti accettato, con il 71,71 % di sì, un'iniziativa che chiedeva una diminuzione del numero dei nuovi alloggi secondari dai circa 400 di oggi a un centinaio. L'iniziativa è stata accolta chiaramente da tutti gli undici comuni della regione. A St. Moritz l'iniziativa ha raccolto il 68,73 % dei favori. Il successo del testo è sorprendente. Tutti gli undici sindaci ne raccomandavano infatti la bocciatura perché ne ritenevano l'attuazione difficile.

www.swissinfo.ch, 5 Giugno 2005